Espone

 

23 maggio 2007 - 25 agosto 2007, Galleria Gottardo - Lugano

Patong. La grande scultura dei popoli del Borneo

L'esposizione, presentata per la prima volta alla ex-Galleria Gottardo di Lugano nel corso del 2007 con un ampio consenso di pubblico, propone una selezione di capolavori di scultura lignea realizzati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento da diversi gruppi etnici del Borneo centrale e meridionale. La mostra è il risultato di una ricerca condotta dal Museo delle Culture a partire dal Novembre 2005. Le trentanove opere esposte, tutte appartenenti al Museo delle Culture e facenti parte della Collezione Brignoni, hanno un inestimabile valore antropologico e artistico, e costituiscono la piú importante raccolta al mondo di questo genere. 

Esposta anche:

  • 5 ottobre 2008 - 15 febbraio 2009, Scuderie della Villa Borromeo d'Adda, Arcore

Foto gallery

La reiterazione alle Scuderie della Villa Borromeo d'Adda

La mostra, che si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del contributo della Regione Lombardia e del patrocinio e contributo della Provincia di Milano-Progetto Monza e Brianza, nonché del Governo indonesiano, ed è organizzata in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta di Milano, varca per la prima volta quest'anno i confini nazionali in occasione dell'inaugurazione delle Scuderie di Villa Borromeo D'Adda, nuova sede espositiva del Comune di Arcore. Lo storico edificio è infatti stato recentemente restaurato ed è probabile che nei prossimi anni, dopo questo brillante inizio, ospiterà con continuità esposizioni di arte etnica e di antropologia dell'arte.

Le opere esposte si suddividono in due grandi sezioni: da una parte abbiamo le sculture di maggiori dimensioni che raffigurano antenati, sacerdoti e spiriti, i pali antropomorfi utilizzati per i sacrifici e alcuni elementi architettonici scolpiti con motivi zoomorfi; dall'altra vi sono raffinati oggetti, di dimensioni più contenute, dei popoli dayak. La maggior parte delle opere selezionate per la mostra riveste un fondamentale ruolo funzionale, architettonico e cerimoniale, testimoniato dalle loro misure spesso monumentali. La mostra rappresenta inoltre, per la sua qualità, una novità assoluta per il pubblico italiano e costituisce, a più livelli, un osservatorio privilegiato per ricostruire una civiltà di grande importanza artistica e antropologica, con esemplari di grande valore anche per il moderno mercato dell'arte etnica, oggi in notevolissima crescita.

In occasione dell'esposizione le Edizioni Mazzotta pubblicano un ricco catalogo che rappresenta il risultato del lungo lavoro di studio multidisciplinare che l'interpretazione delle opere ha richiesto e che contiene i saggi di Paolo Maiullari e Junita Arneld, curatori del volume, e di altri autorevoli specialisti, quali Bernard Sellato, Nila Riwut, Antonio J. Guerriero, Wahyu Ernawati e Michael Heppel. Un saggio introduttivo del direttore del Museo delle Culture, Francesco Paolo Campione, introduce il lettore alla complessità del progetto, all'articolazione del lavoro svolto dall'équipe del Museo. Il catalogo è pubblicato come secondo volume della collana del Museo delle Culture intitolata "Altrarti".

Le Edizioni Mazzotta propongono anche il catalogo illustrato per ragazzi "Il prezioso talismano di Djamit. Viaggio immaginario tra i Dayak", curato da Gina Abbati, rivolto a un pubblico di giovani lettori nel quale, attraverso un linguaggio semplice e immediato, vengono narrate situazioni fantastiche collegate ai temi salienti della mostra. La Sezione didattica della Fondazione Antonio Mazzotta ha proposto inoltre un'ampia gamma di servizi e prodotti volti ad accompagnare e arricchire la fruizione dell'esposizione: numerose e variegate sono state le attività proposte sia per le scuole che per il pubblico adulto.

A cura dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Arcore, vi sono state poi altre iniziative, previste quasi ogni sabato durante il periodo della mostra, che hanno fatto da corollario all'esposizione. Il primo appuntamento è stato con la visita-conferenza Da Matisse a Picasso a Max Ernst. Il primitivismo dei moderni.a cura di Elisabetta Parente, storica dell'arte, che si è tenuto Sabato 25 Ottobre 2008 alle ore 15.30 presso le Scuderie di Villa Borromeo D'Adda. Sono stati inoltre offerti, di concerto con l'Accademia Internazionale della Musica di Milano, dei laboratori di strumenti a percussione per bambini e ragazzi, ma anche due rappresentazioni di Bagong , una lettura recitata con teatro d'ombre e burattini, ad opera della Cooperativa Teatro Laboratorio di Brescia.

Patong. La grande scultura dei popoli del Borneo dalle Collezioni del Museo delle Culture di Lugano

a cura di Paolo Maiullari & Junita Arneld
Edizioni Mazzotta, Milano 2008
Altrarti 2
Chf 50.-
ISBN 978-88-202-1900-0

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